Quanti chilometri hanno percorso barbatelle e talee italiane al seguito dei migranti? Attraverso il racconto per immagini – a colori e in bianco e nero, moderne e antiche – della vite che emigra viene raccontato un pezzo di storia italiana preziosa che ha per protagonisti uomini, donne, minori, famiglie che da semplici contadini si sono trasformati dapprima in esploratori e poi in colonizzatori agricoli. Sperimentando innesti e varietà, tecniche tradizionali e innovative, orientamenti astronomici e topografici gli italiani migranti hanno trovato e messo a frutto in varie parti del mondo quei terroir dove è stato possibile realizzare vini specifici immediatamente riconducibili al sapore di “casa”, all’identità nazionale e regionale di provenienza. La mostra racconta di queste vicissitudini, della lotta condotta dagli emigranti italiani con gli ambienti e i suoli nei diversi continenti dove l’emigrazione li ha portati; racconta delle sfide vinte o perse e dei segni visibili e invisibili lasciati dalla presenza e dal lavoro di questi emigranti dalla fine dell’Ottocento. Il racconto però si dispiega non solo attraverso le parole e per immagini. Le Autrici - Flavia Cristaldi, Delfina Licata e Sandra Leonardi – hanno voluto mettere a disposizione uno strumento più completo e grazie alle possibilità offerte dalla cosiddetta “realtà aumentata”, è possibile fruire in queste pagine anche di musiche e video nella speranza che quanto proposto sia un punto di partenza per ulteriori sviluppi di approfondimento e conoscenza.
L'emigrazione italiana in un bicchier di vino. Tra viti, vini e culture / Cristaldi, Flavia; Leonardi, Sandra; Licata, D.. - STAMPA. - (2015).
L'emigrazione italiana in un bicchier di vino. Tra viti, vini e culture
CRISTALDI, Flavia;LEONARDI, Sandra;
2015
Abstract
Quanti chilometri hanno percorso barbatelle e talee italiane al seguito dei migranti? Attraverso il racconto per immagini – a colori e in bianco e nero, moderne e antiche – della vite che emigra viene raccontato un pezzo di storia italiana preziosa che ha per protagonisti uomini, donne, minori, famiglie che da semplici contadini si sono trasformati dapprima in esploratori e poi in colonizzatori agricoli. Sperimentando innesti e varietà, tecniche tradizionali e innovative, orientamenti astronomici e topografici gli italiani migranti hanno trovato e messo a frutto in varie parti del mondo quei terroir dove è stato possibile realizzare vini specifici immediatamente riconducibili al sapore di “casa”, all’identità nazionale e regionale di provenienza. La mostra racconta di queste vicissitudini, della lotta condotta dagli emigranti italiani con gli ambienti e i suoli nei diversi continenti dove l’emigrazione li ha portati; racconta delle sfide vinte o perse e dei segni visibili e invisibili lasciati dalla presenza e dal lavoro di questi emigranti dalla fine dell’Ottocento. Il racconto però si dispiega non solo attraverso le parole e per immagini. Le Autrici - Flavia Cristaldi, Delfina Licata e Sandra Leonardi – hanno voluto mettere a disposizione uno strumento più completo e grazie alle possibilità offerte dalla cosiddetta “realtà aumentata”, è possibile fruire in queste pagine anche di musiche e video nella speranza che quanto proposto sia un punto di partenza per ulteriori sviluppi di approfondimento e conoscenza.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cristaldi_Copertina_Emigrazione-italiana_2015.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
Creative commons
Dimensione
32.01 MB
Formato
Adobe PDF
|
32.01 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.